Generale e uomo politico finlandese. Ufficiale di cavalleria nell'esercito
russo, partecipò alla guerra russo giapponese del 1904-05 e alla prima
guerra mondiale, militando nelle file dell'esercito russo sino alla Rivoluzione
del 1917. Ritornato in Finlandia, mentre il proletariato urbano costituiva
reparti di "guardie rosse", assunse la leadership degli antisociali, costituendo
un esercito controrivoluzionario di "guardie per la difesa", più note
come "guardie bianche", passando all'offensiva nel gennaio del 1918. Contro gli
operai di Helsinki che avevano dato vita a un governo rivoluzionario, in
contrapposizione a quello della Dieta, egli ricorse all'aiuto dei Tedeschi
costringendo il governo ad abbandonare la capitale e scatenando un'ondata di
terrore che costò la vita a varie migliaia di persone. Dopo il crollo
militare della Germania, assunse il potere come reggente e formò un
governo composto di monarchici e repubblicani. Preso atto della sconfitta
tedesca, cambiò politica, trasformando la guardia bianca in un corpo
regolare e nel corso del 1919 ripristinò alcuni diritti costituzionali.
Fu sconfitto nelle elezioni presidenziali del 1919. Ritiratosi a vita privata,
rimase tuttavia una prestigiosa bandiera della destra. Assunta la presidenza del
Consiglio superiore della difesa, negli anni seguenti si propose come un
convinto sostenitore della conciliazione nazionale. Scoppiata la guerra, a capo
di un contingente finlandese, combatté a fianco dei Tedeschi contro i
Russi; quando il crollo tedesco cominciò ad apparire inevitabile,
sostituì il troppo compromesso presidente Ryti e, dando prova di una
notevole abilità diplomatica, condusse le trattative che portarono alla
firma dell'armistizio nel settembre 1944, riuscendo a contenere le conseguenze
del crollo tedesco (Villnäs 1867 - Losanna 1951).